sabato 25 ottobre 2014

Boyhood - Richard Linklater


Un caschetto biondo e due immensi occhi verdi persi ad osservare il mondo. Comincia così quel magnifico viaggio chiamato "Boyhood", il film evento di Richard Linklater girato in soli 39 giorni nell'arco di 12 anni che segue la crescita del giovane protagonista Mason, dagli 8 anni all'inizio del college. Gli anni più importanti, gli anni della formazione, gli anni delle prime esperienze, gli anni della scoperta, dell'incertezza, delle prime passioni forti, gli anni in cui tutto è vissuto con un'intensità incredibile. 


Boyhood non segue un evento particolare nella vita di Mason, non racconta le esperienze più importanti o significative della sua crescita, Boyhood è il modo semplice, pulito e lineare attraverso il quale Linklater ci fa conoscere Mason e la sua disordinata ma assolutamente normale famiglia. Una madre (Patricia Arquette) che cercando in continuazione un uomo che le porti stabilità e concretezza, si affida in realtà ad uomini violenti e con problemi di alcolismo e che la portano a trasferirsi, insieme ai due figli, sempre in città diverse. Un padre (lo straordinario Ethan Hawke) che anche se non sempre presente, riesce ad impostare sin da subito un rapporto schietto e sincero con i propri figli e che forse più di tutti gli altri personaggi ha un'evoluzione tangibile nel corso degli anni. E poi c'è Mason (Ellar Coltrane): con il suo essere riservato ma profondo, con la sua passione per Harry Potter da piccolo che si trasforma in una grande passione per la fotografia, con le sue idee strampalate ma così incredibilmente vere sulla tecnologia e l'uso di facebook, con le sue prime delusioni amorose, i viaggi e le scoperte, con i suoi cambi di look ed i suoi enormi occhi (una delle poche cose che di lui resta sempre uguale) che scrutano il mondo come a voler captare più informazioni possibili, come a voler scoprire i significati più profondi e nascosti dietro ogni cosa.



Boyhood è uno straordinario racconto in cui lo spettatore si trova a fare da "compagno di viaggio" nella crescita di Mason e a guardare il mondo attraverso il suo punto di vista. Ma è anche una chiara rappresentazione dei cambiamenti tecnologici e sociali degli ultimi anni, attraverso continui riferimenti alla  politica, film, libri e soprattutto con una colonna sonora che include grandi successi commerciali e piccoli gioeillini indierock.



Aspettavo questo film da anni, sentivo che mi sarei trovata di fronte a qualcosa di grosso, importante, anche rivoluzionario. Devo ammettere, però, di aver visto un film totalmente diverso da quello che mi aspettavo: Boyhood non è una storia romanzata o raccontata da un Mason versione adulta che riflette sul suo passato. Non è il racconto dei momenti più significativi della sua vita come il primo bacio, il primo viaggio o la prima volta. Boyhood è un prodotto che senza fronzoli riesce a centrare perfettamente il suo obiettivo: colpire il cuore e la mente dello spettatore, ricordandogli momenti che bene o male hanno fatto parte della vita di tutti noi. E' un'insieme di tanti piccoli momenti della vita di Mason che chissà come, uniti insieme, creano un qualcosa di straordinario. Ed è nella semplicità della storia che si ritrova la meraviglia, nella consapevolezza che tutto quello che sono stati gli anni passati, i momenti difficili, i traslochi, le litigate, le ubriacate, le delusioni hanno portato Mason ad essere quello che è all'inizio del college, dove Linklater sceglie di mettere un punto all'adolescenza del protagonista e lo fa perchè effettivamente Mason è cresciuto, è consapevole,  è pronto a cogliere l'attimo o ad essere colto dall'attimo, è una persona nuova, pronta per iniziare una nuova fase della vita. 



Personalmente avrei voluto che il viaggio di Mason non finisse mai, avrei voluto continuare ad accompagnarlo, continuare a sapere delle sue giornate, delle sue cotte, delle sue passioni... quasi fosse ormai diventato un amico. E' un pò come quando si legge un libro talmente bello ed intenso da sentirsi parte della storia, la stessa identica sensazione che ho provato leggendo la prima volta "Il Giovane Holden". La stessa emozione che ho provato vedendo la trilogia di "Before the..." dello stesso Linklater, l'idea di non riuscire ad abbandonare un personaggio al quale ormai sei affezionato.
Questo film non ha una sceneggiatura incredibile, nessun dialogo da premio Oscar, nessun momento cult da ricordare. Questo film racconta la vita, i rapporti, le emozioni e proprio per questo non è un film che può essere apprezzato da tutti. Ma è un film che per la sua semplicità si lascia amare, si stampa nel cuore in modo indelebile ed è proprio per questo che è un capolavoro.



Ciao Mason, grazie per avermi dato la possibilità di accompagnarti in questo viaggio lungo 12 anni.



Voto: 9
Frase Cult: "You know, like, everyone’s saying ‘seize the moment’? I don’t know I’m kind of thinking it’s the other way around. You know, like, ‘the moment seizes us’. Yeah, I know it’s constant, the moment, it’s just like it’s always right now."

8 commenti:

  1. direi che promette "leggermente" bene... ;)

    RispondiElimina
  2. E' la seconda volta questa mattina che i imbatto in critiche positivissime riguardo a questo film..
    Assolutamente da non perdere, lo dico con piena convinzione!
    Felice w/e...::))

    RispondiElimina
  3. Lo apprezzato molto anch'io nonostante la durata "pericolosa". Linklater è una certezza.

    RispondiElimina
  4. Ho letto che molti lo ritengono quasi un capolavoro.sarò controcorrente maio l'ho trovato solo noioso.

    RispondiElimina
  5. Adoro Linklater, ed ero andando al cinema sapendo poco di questo film, quasi nulla: che era lungo e il protagonista era stato ripreso nel corso degli anni. In realtà tutti i personaggi lo sono stari ripresi nel corso dell'anno, e non è affatto lungo, ci si diverte e le ore passano veloci (basta superare le lagne della figlia all'inizio, e il film non lo ferma nessuno). Sorpresa dell'anno!

    RispondiElimina
  6. È' uscito da poco in dad, lo affitterò, grazie per la recensione. Cristina

    RispondiElimina