sabato 14 giugno 2014

Submarine - Richard Ayoade



In questo periodo estivo in cui le uscite cinematografiche lasciano un pò a desiderare, la sera, invece di andare al cinema, preferisco riprendere qualche film dei mesi passati che mi ero persa o riguardare qualche gioiellino che avevo già avuto modo di apprezzare. Submarine è uno dei tanti film che in Italia, purtroppo, non è mai stato distribuito e che vidi anni fa in lingua originale incuriosita dal fatto che avesse partecipato al Giffoni Film Festival e dai tanti commenti che lo definivano "la risposta inglese a Wes Anderson". Amando profondamente il cinema del buon Wes, decisi di non lasciarmelo scappare e devo dire che ne rimani estremamente colpita. In questi giorni è in programmazione su Sky ed è stata un'ottima occasione per rivederlo in italiano anche se il mio consiglio, come al solito, è quello di goderselo in lingua originale.




Submarine è un film del 2010 che racconta della stramba adolescenza di Oliver Tate, un ragazzo che vive in un mondo tutto suo fatto di strani riti ed abitudini e con una percezione della realtà non propriamente obiettiva. Oliver ha due obiettivi principali nella sua vita: fidanzarsi con la compagna di classe Jordana Bevan, non molto popolare, poco amante del contatto fisico e delle dimostrazioni d'affetto, e soprattutto far riaccendere la passione tra i due genitori, un padre perennemente depresso e una madre che, stanca del marito, inizia a frequentare con un guru new age.




I pregi del film sono molti: una fotografia stupenda, caratterizzata da colori tendenzialmente scuri dove l'unico a spiccare è il rosso del cappotto di Jordana, una colonna sonora eccezionale curata dal leader degli Arctic Monkeys, Alex Turner, composta da una serie di ballate folk e pop rock, e gli attori protagonisti (specialmente il giovane Craig Roberts, già visto nell'ultima stagione di Skins, che con le sue espressioni stralunate e le abitudini assurde del personaggio da lui interpretato, riesce in poco tempo a farsi amare dallo spettatore).




Ma sono soprattutto i dialoghi e i monologhi presenti nel film che fanno riflettere e rendono questo film un piccolo e surreale capolavoro. Ogni frase pronunciata dal giovane protagonista arriva direttamente al cuore, colpisce come una coltellata e resta impressa nella mente. Stesso succede con alcune scene che invece per il livello di ironia e assurdità che raggiungono, fanno sorridere...personalmente ho adorato quella in cui Oliver immagina la sua morte con tanto di servizio al telegiornale e reazioni disperate dei suoi compagni.



Nonostante la visione non propriamente romantica dell'amore, il film in realtà ne è pieno. Amore è tutto quello che Oliver fa per salvare il matrimonio dei genitori, Amore è l'acquisto del cane per Jordana per aiutarla nel superare la malattia della madre, Amore è sognare di rincorrere in spiaggia la persona amata per poi scoprire che in realtà non è chi crediamo, Amore é...Submarine.



Stupisce del film il modo in cui vengono affrontati i drammi, in cui Oliver cerca di affrontare i problemi, il tipo di amore che lega i due giovani protagonisti...insomma, una storia onirica che sembrerà folle agli occhi dello spettatore più distaccato e non abituato a questo tipo di pellicole, ma che riuscirà ad entrare nel cuore di coloro che sono stati ( e forse sono ancora un pò...) eccentrici ed imbarazzanti come Oliver. Lui che ogni giorno legge il vocabolario per imparare parole nuove, che spia i genitori per scoprire di più sulla loro vita sessuale, che si crede il più popolare della scuola nonostante non lo sia...
Un film che ho adorato, forse per gli effettivi richiami al cinema di Anderson e alla nouvelle vague francese ( movimento cinematografico di cui parlo spesso perchè tra i miei preferiti...) o forse perchè in realtà anche io spesso mi sento un pò in un mondo tutto mio, dove sono sicura ci sia anche Oliver. :)



Voto: 8 1/2
Frase Cult: Ce ne sono tante, troppe...quindi ne ho scelte tre:
                  "I find that the only way to get through life is to picture myself in an entirely                                     disconnected reality."
                  "In many ways, I prefer my own company"
                  "No one can truly know what anyone thinks or feels"




9 commenti:

  1. Ne avevo sentito parlare tempo addietro, poi lo avevo dimenticato completamente. Visto come ne parli, una visione è d'obbligo :)

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    1. Non fartelo scappare...è davvero un film molto carino! :)

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  2. Dopo averti seguita per we are the best, credo che lo rifaró per questo... Ti faró sapere!!!

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    1. E' molto diverso da We Are The Best...fammi sapere cosa ne pensi! :)

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    2. Nel senso che se lo consigli, mi fido... ^_^

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    3. ahhh....dai che cosa carina! E' una bella soddisfazione allora :D

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  3. Avevo letto la trama su CIAK tempo addietro, diciamo che l'avevo un po snobbato ma se è sulla scia dello stile di Wes Anderson lo recupero!

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  4. Beh sai già son riuscita a beccarlo in lingua originale anzi lo pretendevo in lingua (quasi tutto ultimamente) bellino!

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